Natale
Oggi sono andato al supermercato fare (ovviamente solo) ” un po” ” di spesa per domani, Natale.
L’aspetto più incredibile è che Natale, nonostante i buoni propositi, le luci, le palline dell’albero, per la maggior parte delle persone che ho incontrato, è una grande seccatura. Nel senso che Natale è bello, perché DOPO c’è santo Stefano e si riposa un po’.
Quindi ritornando al supermercato, in quel migliaio di metri che ho percorso per raggiungerlo, fare gli acquisti e tornare indietro ho percepito:
- Il nervosismo degli automobilisti incolonnati
- L’ansia della corsa ai regali (la maggior parte delle persone la fa tra il 23 e 24 dicembre)
- La stanchezza dichiarata di qualche commesso stremato speranzoso di arrivare alla chiusura serale
- Il poco apprezzamento per chi si apprestava a preparare il Pranzo di Natale
- Il pochissimo apprezzamento di chi, oltre a dover preparare il Pranzo di Natale, si sentiva a disagio perché quella pappa la doveva anche mangiare (non so perché ma l’idea di mangiare più del solito scoraggia più di qualcuno)
- Il pochisimissimissimo, ma proprio poco, apprezzamento perché oltre a dover preparare il pranzo, mangiarlo, si dovrà stare in compagnia di alcuni specifici (ma non sempre così specifici) parenti.
Bene. A questo punto mi compiaccio ancora di più di essere un parassita natalizio.
- Vado in bici sul marciapiede (sorpassando le auto incolonnate)
- I regali li ha presi mia moglie
- Mi reco al supermercato la vigilia per prendere 4 cose chiedendo ai commessi dove si trovano i gingerini che ho sotto il naso
- Il pranzo lo prepara mia moglie
- Mangerò quello che mi sentirò di mangiare
- Ok, ok.
Buon natale a tutti, ma soprattutto a quelli che mi fanno passare un natale da nababbo.
Grazie Ale, anche se oggi abbiamo litigato!
Bepi
La foto l’ho presa da tv.msn.com
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